Il reborning è un’arte piuttosto complessa che richiede molta pazienza, abilità e anche molta sensibilità… Vi spiegherò a grandi linee quali sono le varie fasi della rinascita…
Ma probabilmente le parole non vi basteranno. Non dimenticate di consultare regolarmente l’elenco dei link a vostra disposizione per vedere in immagini alcune delle tecniche, gentilmente offerte dai reborner.
Il processo di reborning
Il processo di “rinascita” richiede molto tempo e pazienza. Bisogna essere davvero appassionati di quest’arte per riuscire a creare bambole reborn che sembrano vere partendo da un semplice kit in vinile.
I kit reborn sono solitamente pronti per essere dipinti. È anche possibile rifoderare alcune bambole: i grandi successi del momento sono le “Asthon Drake”.
In questo caso, però, c’è tutta una serie di passaggi da compiere prima che il processo vero e proprio abbia inizio: la vernice industriale, i capelli, gli occhi originali devono essere rimossi; la bambola deve essere lavata in acqua calda e sapone e lasciata asciugare.
Il loro sistema di assemblaggio non è sempre il più ovvio.
1) La vernice…
Per ottenere un colorito realistico del neonato reborn maschio o femmine, sono necessari diversi strati di colori diluiti. Io uso il genesis (pittura ad olio), ma alcune donne hanno ottenuto ottimi risultati con gli acrilici.
Il genesis si cuoce a 130° per 8 minuti. La pittura viene applicata con semplici spugne di lattice o con pennelli per ottenere vari effetti.
La vernice viene applicata con semplici spugne di lattice o con pennelli per vari effetti e viene cotta tra una mano e l’altra per fissare la mano precedente prima di applicare la nuova.
È necessario avere pazienza perché bisogna aspettare che il diluente evapori completamente prima di infornare. È anche possibile utilizzare una pistola termica in assenza di un forno.
Poiché i colori sono altamente concentrati in pigmenti, è necessario diluirli: acqua ragia inodore o semplicemente un diluente per colori a olio. Esiste anche il medium diluente, che ha una consistenza più pastosa.
I piedi e le mani vengono poi curati, quindi verniciati per una maggiore protezione, così come le labbra.
La vernice opaca si usa se si vuole dare un aspetto di pelle 3D al viso e/o a tutti gli arti.
Attenzione, però, perché può dare un aspetto leggermente ruvido a seconda del vinile di base.
2) Il rooting
Il passo successivo è il rooting dei capelli. Questo processo può richiedere diversi giorni, ma il risultato è eccezionale!
Utilizzo principalmente aghi molto sottili: l’ago tedesco (N° 43, uno dei più fini oggi sul mercato) per impiantare il mohair, follicolo per follicolo.
Se si utilizza una 42G o una 40G, si impiantano da 2 a 5 capelli alla volta per foro.
Una volta che la testa è completamente radicata, utilizzo una colla impermeabile per fissare i capelli dall’interno: la E600.
L’applicazione delle ciglia è il passo successivo: è molto semplice impiantarle con lo stesso mohair utilizzato per i capelli, quando il “bambino reborn” ha gli occhi chiusi. Le ciglia finte vengono accuratamente incollate sugli occhi aperti.
3) Ciucci e decorazioni per capelli
A questo punto è possibile inserire un magnete all’interno della testa, se si desidera inserire un manichino o una bella decorazione tra i capelli. Un altro magnete deve essere posizionato sul manichino stesso e sulla decorazione.
4) Zavorramento
La nostra bambola reborn è pronta per essere pesata e assemblata. Uso principalmente polvere di vetro (importata dagli Stati Uniti) e fibra per appesantire gli arti e la testa.
Il granulato morbido viene utilizzato per il corpo, al posto del grasso Baby o del tenderflex, che sono piuttosto costosi. L’obiettivo è far aumentare di peso il nostro bambolotto reborn in modo equilibrato e realistico.
Bisogna poi assemblare gli arti al corpo e alla testa, grazie alle corde che a volte sono incluse nei body, o addirittura ai cavi.
La bambola che sembra vera è finalmente pronta per essere vestita.
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